Da Don Paolo: un grande ringraziamento e un caro saluto

Carissimi,
si avvicina ormai il giorno della mia partenza per le parrocchie dell’Immacolata di Suzzara, di Brusatasso e di San Prospero e desidero condividere con voi questo momento importante della mia vita.
Mi sento un po’ come il nostro padre Abramo quando udì la voce di Dio che gli diceva: “Vattene dalla tua terra…verso la terra che io ti indicherò” (Gen. 12,1). Mi consola però quanto ci insegnava il nostro professore di Sacra Scrittura don Antonio Bonora: lo stesso verbo che nella Genesi si traduce “vattene” (in ebraico “lech-lechà”), nel Cantico dei Cantici si può tradurre “Vieni!” (“alzati, amica mia, mia bella e vieni!” 2,10). Se da una parte il lasciare le comunità di Cerese e Cappelletta mi procura dolore, dall’altra cresce la fiducia che nella scelta del vescovo Marco ci sia la mano e la voce di Dio che mi chiama a servirlo nelle nuove comunità alle quali sono mandato.
In questi giorni molti di voi, per iscritto o a viva voce mi hanno manifestato il loro dispiacere per la mia partenza e mi hanno ringraziato per il mio servizio. Non nascondo che, quando sento queste parole, mi scende spontanea qualche lacrima. Sono io, infatti che devo ringraziare il Signore per questi quindici anni vissuti con voi! Sono stati per me un dono grande che ormai fa parte integrante della mia vita. Mi sono sentito come in una grande famiglia e ho sperimentato molta accoglienza e collaborazione da parte di tutti voi, di don Nando, don Stefano, don Simone, don Nicola, don Mirko, don Andrea, il diacono Selvino, le suore Orsoline. Sono consapevole di aver ricevuto molto, molto di più di quanto non abbia dato. Sento anche il bisogno di chiedervi scusa per le mie mancanze e inadempienze: soprattutto da quando il vescovo Roberto mi ha chiesto di aiutarlo come vicario per i rapporti con il territorio, so di avervi un po’ trascurato e me ne dispiace molto. Confido nella misericordia del Signore e anche nella vostra. Sono anche sicuro che il nuovo parroco don Claudio e il suo collaboratore don Francesco sapranno continuare ed arricchire il cammino di fede che abbiamo condiviso insieme: vi chiedo di accoglierli con affetto e di collaborare generosamente con loro nella vita delle nostre comunità. Aprite loro il vostro cuore e pregate per loro.

Vi chiedo anche una preghiera per la nuova missione che mi attende a Suzzara. So che sarà impegnativa e mi vengono in mente le parole dell’apostolo Paolo rivolte ai presbiteri di Efeso a Mileto : “Ed ecco ora, avvinto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che mi accadrà. So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. Non ritengo tuttavia la mia vita meritevole di nulla, purchè conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di rendere testimonianza al messaggio della grazia di Dio”. (Atti 20, 22-24). Sì, l’esperienza vissuta con voi mi dà fiducia che, anche nelle difficoltà, è sempre possibile rendere testimonianza alla grazia e alla misericordia del Signore e che la vita spesa così è ben vissuta e riempie il cuore di gioia e di gratitudine.
La distanza di qualche chilometro in più non è un ostacolo alla comunione e all’affetto: ormai siete nel mio cuore e ci resterete per sempre! Allora buon cammino, sostenuti dall’amore del Signore e se passerete qualche volta da Suzzara, vi saluterò volentieri!
Cerese 3 settembre 2017
don Paolo

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