L’ESTATE STA FINENDO… ma al doposcuola…

20150805_102000Ecco, puntale come tutti gli anni, è arrivato agosto, con  i primi temporali di questa caldissima estate e puntualmente, come sempre, si devono fare i conti con i “beneamati” compiti per le vacanze!!

Ci eravamo lasciati a giugno con questo appuntamento: “Arrivederci ad agosto:non mancate …faremo i compiti , ma giocheremo e ci divertiremo insieme”.

Così, puntualissimi, bambini(anche più di 40) e volontari, sia adulti che giovani (a volte pochi ma sempre buoni…) ogni mattina alle ore 10 si ritrovano all’oratorio, dove,  fino alle12, scrivono, leggono, ripassano grammatica, formule, tabelline, risolvono problemi, scrivono pensierini, fanno calcoli ed espressioni,…

Tutto qui? Assolutamente no! In questo “antescuola” si riscoprono o si fanno nuove amicizie, ci si aiuta,( un po’ si copia anche)e poi, in quello che è il momento più atteso, si gioca tutti insieme! Una merendina, una partita a bigliardino, tre calci al pallone sul campino, una corsa sotto gli alberi, una discesa sullo scivolo, una chiacchierata sulla panchina,…e poi si ricomincia a lavorare.

Fin qui la descrizione delle attività, ma è importante aggiungere qualche osservazione relativa al senso di accettazione  e appartenenza che si respira intorno a quei tavoli dove siedono insieme bambini e ragazzi così diversi per età ,colore, capacità,carattere,razza ,lingua, provenienza. Tutto ciò fa ben sperare nella possibilità di potenziare la comunicatività, la  tolleranza, l’ apertura,  l’accettazione, l’ integrazione.

Perciò se è vero come è vero che “i bambini imparano ciò che vivono” abbiamo la presunzione di sperare che il nostro doposcuola estivo, oltre a permettere il necessario ripasso di  nozioni e tecniche, serva, soprattutto, a promuovere momenti di socialità vera, per far comprendere che stare insieme è bello, che studiare insieme è più facile e divertente, che fare i compiti delle vacanze, in fondo, è un “lavoro” che può diventare un “gioco”!  In questo spirito di solidarietà e accoglienza noi volontari e Suor Atanasia ci siamo messi al servizio dei “nostri”bambini e ragazzi, con simpatia e affetto, cercando di far nostro quanto dice Nazim Hikmet” Vivi in questo mondo come fosse la casa di tuo padre. Credi al grano, alla terra, al mare ,ma prima di tutto ama l’uomo….”

Marta e volontari

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