Catechesi: CORSO DI UNITA’ PASTORALE PER EDUCATORI ALLA FEDE – Edi

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LE MAPPE

LA NARRAZIONE BIBLICA INCONTRA LA NARRAZIONE DELLA VITA

“Educare alla vita buona del Vangelo” la parrocchia è il luogo privilegiato per l’educazione alla fede attraverso la celebrazione, la catechesi e la testimonianza della vita in Cristo. In particolare la catechesi accompagna la crescita del cristiano, dall’infanzia all’età adulta. In questo contesto nasce il progetto dell’Ufficio Catechistico Diocesano di ripensare e rinnovare la catechesi, dare agli educatori strumenti operativi specifici per fasce di età. In questo progetto formativo siamo state coinvolte anche noi catechiste delle parrocchie di Cappelletta, Cerese e Pietole. Al centro del progetto c’è la persona, il bambino, nel nostro caso, così come è, con le sue emozioni, i sentimenti e, la sua capacità di interagire con gli altri. Viene abbandonato lo stile modello scolastico, dove la conoscenza e l’apprendimento avviene in modo passivo e, senza tener conto dell’esperienza di vita del soggetto.

Il cammino proposto è suddiviso in fasce di età, il tema proposto tiene conto da un lato la Parola, che è al centro della proposta educativa, dall’altro la persona tenendo conto della sua esperienza di vita, diventa quindi importante che l’educatore conosca a pieno l’argomento al fine di adattarlo alle esigenze del proprio gruppo. Importanti sono le “mappe concettuali” proposte all’inizio di ogni unità, composte da “parole chiave” che, aiutano l’educatore a far capire quali sono i concetti dell’argomento trattato, metterli in relazione tra loro, con la vita esperienziale e concreta del soggetto e con la Parola. L’unità si sviluppa in tre tappe: Problematizzazione – Azione formativa – Coscientizzazione-

Problematizzazione: immersione nella vita del soggetto per aiutarlo a rielaborare la sua esperienza e, capire come vive il tema proposto. In questa fase l’educatore assume un atteggiamento di “accoglienza” non esprime giudizi non interviene ma prende nota degli eventi significativi. Questa fase si conclude con una conversazione che ricapitola le emozioni emerse.
Azione Formativa: il secondo momento è dedicato alla realizzazione di un’esperienza che sia relativa al tema trattato con la problematizzazione. E’ fondamentale in questa tappa che il soggetto si esprima liberando la sua spontaneità ed autenticità e fantasia. Creando l’ambiente giusto possono essere indotti ad aprirsi con facilità e dire caratteristiche della loro persona. Quindi partendo dalla situazione di vita si valorizza la multidimensionalità della persona, con lo scopo di creare un ponte tra il messaggio educativo (la fede) e la vita quotidiana del soggetto.
Coscientizzazione : è la sintesi dell’Azione Formativa è il momento della riflessione sul lavoro fatto, attraverso delle domande. E’ il momento del confronto con la Parola. La narrazione biblica incontra la narrazione della vita. L’educatore verifica il raggiungimento degli obiettivi.

Il corso non è stato solo teorico ma, impostato con metodologia laboratoriale, ci siamo messe in gioco, abbiamo sperimentato e, provato emozioni ciò ha favorito una maggiore conoscenza fra noi catechiste dell’unità pastorale ci siamo confrontate e condiviso le difficoltà che troviamo nel cammino di catechesi
Alla domanda come ti è sembrato ? Tutte hanno risposto con entusiasmo, pur essendo stato molto impegnativo ci ha arricchito e i suggerimenti e i contenuti fornitici dagli esperti sono stati fondamentali per il cammino di educazione alla fede.

C’è chi ha capito l’importanza del gioco come conoscenza reciproca tra educatore e bambino, l’importanza di non dare giudizi ed interpretazioni personali: il nuovo metodo ritenuto semplice, ma molto educativo dà agli educatori strumenti utili come punti di riferimento.
Significativa è stata la sperimentazione tra noi catechiste della coscientizzazione e, il confronto con il Vangelo di Luca che parla dei discepoli di Emmaus, è l’esempio concreto di come Gesù educa alla fede.    [category catechesi]

 Edi

 

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