OLTRE LA SOGLIA: esperienze di incontro della comunità parrocchiale

ghanesiCome è nella tradizione e nella missione della nostra comunità parrocchiale, vi segnaliamo due percorsi che si stanno svolgendo per contribuire ad aprirci sempre di più ai fratelli che vivono accanto a noi.

Il primo si propone di approfondire la conoscenza e lo scambio con il gruppo di famiglie africane che celebrano la Messa periodicamente presso la Chiesa Parrocchiale e una volta al mese vediamo frequentare la Messa domenicale nella Chiesa Nuova.
Si tratta di una comunità molto viva e numerosa costituita da nuclei famigliari e da singoli che attendono le rispettive famiglie. Provengono in genere dal Ghana e da altre zone dell’Africa centrale e attualmente vivono nei comuni attorno a Mantova.
Domenica 16 febbraio, su iniziativa del Gruppo delle famiglie, si è svolto un bellissimo momento di condivisione. L’incontro è iniziato con la celebrazione della Messa, alternando preghiere e canti in lingua inglese e nella loro lingua natale; abbiamo potuto apprezzare un modo di pregare molto carico di emotività e di fisicità, che riesce a trasmettere realmente un clima di gioia e di festa. Successivamente, prima del pranzo comune, vi è stato una presentazione guidata da don Simone Zacchi che è il referente per questa comunità, di tutti i partecipanti. Dopo i primi imbarazzi e le prime incertezze dovute alla lingua, si è creato un clima di allegria e di accoglienza che ha permesso di iniziare una conoscenza reciproca molto ricca di spunti. Sono emersi ad esempio alcuni aspetti della loro tradizione, ad esempio come si compone il nome proprio nella cultura africana, alcune ricorrenze tradizionali o aspetti della loro cucina. A questo proposito, dopo le presentazioni abbiamo pranzato insieme con i piatti tipici del mantovano (risotto con la salamella) e dell’Africa (pollo con salsa piccante e patate dolci). Nel complesso penso che tutti noi ne siamo usciti molto arricchiti con l’impressione di aver conosciuto persone in gamba, coraggiose e fortemente determinate nel loro progetto di offrire ai loro figli e alle loro famiglie un futuro migliore. Certamente si è trattato di uno scambio da cui noi e anche i nostri figli potremmo trarre spunti di riflessione e apprendimento. Per approfondire questo percorso vorremmo riproporre in futuro altri momenti di incontro magari focalizzati su alcuni argomenti specifici quali ad esempio aspetti educativi, religiosità, abitudini famigliari, ecc..
Un’altra iniziativa che si sta predisponendo e che troverà il suo compimento nei prossimi mesi, è un progetto di collaborazione con l’Associazione Aurora, che, come penso molti sappiano, si pone l’obiettivo di aggregare e di inserire sempre più intensamente le persone disabili nelle attività del tempo libero del territorio. Con la presenza dell’Associazione teatrale “Fil da fer”e dei gruppi giovanili della parrocchia si realizzerà un’attività teatrale che vedrà la partecipazione di ragazzi disabili, anziani della casa di riposo, volontari, usando la metodologia del cosi detto “teatro sociale”. Si tratta di una tecnica di comporre degli spettacoli che non segue le modalità tradizionali, ma che lascia molto spazio all’improvvisazione, alla corporeità e soprattutto all’espressione di sé. Ciò permette di vivere un’esperienza in cui cadono le barriere tradizionali fondate sulle competenze linguistiche e cognitive, i ruoli sociali per mettere tutti i partecipanti di fronte a forme espressive più semplici e immediate.
Da ultimo anticipiamo che sempre con l’associazione Aurora si organizzerà dopo Pasqua un momento in cui cercheremo di prolungare il senso di festa e di dono che contraddistingue la Risurrezione; sarà un’occasione per scambiare un messaggio di pace e di unione aiutati da stimoli musicali e poetici, e si concluderà con la presenza del gruppo musicale Bassa Apparenza.
Paolo Breviglieri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *